Stromboli

L’isola di Stromboli fa parte dell’arcipelago delle Eolie. È un vulcano in continua attività eruttiva, abitato e visitato da secoli. La sua caratteristica morfologica principale è la Sciara del Fuoco: un ripido pendio che scende dai crateri fin sotto il livello del mare, si riversa la gran parte dei materiali eruttati dal vulcano.
L’attività vulcanica ordinaria è caratterizzata da esplosioni ogni 10-20 minuti, dette “stromboliane”, ma possono verificarsi infatti esplosioni più intense e pericolose: “maggiori” e “parossistiche” oltre che eruzioni effusive. L’attività del vulcano può causare ulteriori fenomeni pericolosi quali frane, maremoti, incendi e terremoti.

Cosa sapere

L’attività ordinaria è caratterizzata da esplosioni ogni 10-20 minuti, dette “stromboliane”. Il vulcano può dar luogo anche ad attività straordinaria: possono verificarsi infatti esplosioni più intense e pericolose, “maggiori” e “parossistiche”, oltre che eruzioni effusive.
L’attività di Stromboli può causare ulteriori fenomeni pericolosi quali frane, maremoti, incendi e terremoti. È quindi importante conoscere i relativi comportamenti corretti da adottare.

Su Stromboli è attivo un sistema di monitoraggio dei parametri geofisici e geochimici che consente di rilevare possibili evoluzioni dello stato di attività del vulcano.
In particolare: l’apertura di nuove bocche effusive è generalmente prevedibile; le esplosioni parossistiche possono essere previste con pochi minuti di anticipo; le esplosioni maggiori non sono attualmente prevedibili.

Sulla base del monitoraggio e dei fenomeni in corso, viene stabilito il “livello di allerta” che indica lo stato di attività del vulcano (verde, giallo, arancione, rosso).
Alcuni fenomeni pericolosi, come le esplosioni parossistiche e i maremoti, possono avvenire repentinamente, a prescindere dal livello di allerta in corso.
Per questo motivo, sull’isola sono attivi due sistemi sperimentali di Early Warning automatici collegati ad allarmi acustici (sirene).

Sulla base dei diversi livelli di allerta il Piano individua le possibili fasi operative (attenzione, preallarme, allarme) che stabiliscono le azioni del Comune di Lipari, della Regione Siciliana, del Dipartimento della Protezione Civile e delle strutture del Servizio Nazionale della Protezione Civile a salvaguardia della popolazione.

  • Sull’isola esiste una rete di sentieri che consente di raggiungere le diverse quote del vulcano. La loro percorribilità è regolamentata da ordinanze del Sindaco di Lipari.
  • La balneazione e la navigazione nelle acque intorno all’isola, in particolare di fronte alla Sciara del Fuoco, sono disciplinate da ordinanze della Capitaneria di Porto.
  • A Stromboli e Ginostra è presente un sistema di allarme acustico (sirene) che si attiva con due suoni differenti in caso di imminente esplosione parossistica o di maremoto.

COSA FARE?

  • Conosci le vie di allontanamento e l’area di attesa dove recarti in caso di allarme.
  • Se tu o un tuo familiare avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani), segnalalo al Comune di Lipari.
  • Visita l’Info Point dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, aperto durante la stagione turistica a Stromboli, e i siti web del Centro di Monitoraggio Eolie, dell’Osservatorio Etneo dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile.

Se senti il suono delle sirene continuo a due toni è molto probabile che entro pochi minuti si verifichi una fortissima esplosione con formazione di una grossa nube scura sopra la cima del vulcano.

  • Se ti trovi in prossimità della costa, sul lungomare, sulla spiaggia o vicino al porto, risali subito verso l’interno dell’isola e trova riparo in un edificio. È possibile che arrivi un maremoto.
  • Se ti trovi all’interno del Vallonazzo o in altri avvallamenti lungo i pendii del vulcano, risali il fianco della valle.
  • Se ti trovi in barca, allontanati rapidamente dalla costa verso il largo.
  • Se ti trovi in un edificio situato lontano dalla fascia costiera, non uscire. Allontanati da porte e finestre e riparati sotto un tavolo. Evita di sostare in veranda o sotto una tettoia.

È molto probabile che inizi la ricaduta di materiale vulcanico caldo (bombe, lapilli, ceneri) anche di grandi dimensioni. La ricaduta di ceneri vulcaniche potrebbe proseguire per diverse decine di minuti.

  • Se sei all’aperto, proteggi bocca, naso e occhi dalla cenere e cerca riparo all’interno di un edificio.

Dopo un’esplosione parossistica o una frana di grandi dimensioni, sull’isola si possono verificare anche maremoti. Se senti il suono delle sirene continuo a una sola tonalità, che indica il possibile arrivo di un maremoto, segui i comportamenti corretti per questo specifico rischio.

  • Tieniti informato e segui le indicazioni delle autorità e dei volontari di protezione civile per capire quando lasciare il luogo in cui ti trovi e cosa fare.