La rubrica del volontario – Lo zaino di salvataggio

Lo zaino di salvataggio è uno zaino o altro contenitore portabile che contiene un equipaggiamento di emergenza che consente un’autonomia di circa 72 ore. Questo tipo di equipaggiamento è conosciuto anche come BOB (Bug-out-bag), Kit 72 ore e GO Bag. A differenza dei kit di sopravvivenza, concepiti per situazioni a lungo termine, lo zaino di salvataggio serve per affrontare situazioni di emergenza o evacuazioni improvvise successive a calamità naturali o altri disastri.

Lo scopo principale di uno zaino di salvataggio è quello di affrontare situazioni di emergenza di durata relativamente breve, in conseguenza di disastri o calamità naturali, dove ogni persona può portare con sé soltanto una quantità limitata di oggetti o deve lasciare rapidamente la zona del disastro. Oltre a consentire la sopravvivenza durante una evacuazione d’emergenza, uno zaino di salvataggio può essere utilizzato anche quando vi sono altre emergenze che potrebbero comportare l’intrappolamento o l’isolamento temporanei, come incendi di case, black out, tornado e altre gravi calamità naturali.

Soprattutto in aree ad alto rischio di calamità naturali (terremoti, cicloni, vulcani, inondazioni e simili), organizzazioni quali la Croce Rossa o gli enti di protezione civile governativi raccomandano per questo di tener già pronti allo scopo una serie di oggetti e di vivande in un contenitore di facile trasporto, come potrebbe essere uno zaino. Uno zaino di salvataggio deve contenere quindi scorte sufficienti alle persone del proprio nucleo familiare per un arco di settantadue ore, lasso di tempo che mette in conto il fatto che in caso di disastri particolarmente gravi i soccorsi potrebbero impiegare anche qualche giorno prima di arrivare o che un’eventuale evacuazione potrebbe comportare problemi di rifornimento di beni di conforto o di prima necessità durante il trasferimento.

Il contenuto può variare a seconda della regione geografica dell’utilizzatore e del tipo di rischio a cui è esposto: una persona che vive in luoghi soggetti a cicloni avrà bisogno di equipaggiamenti diversi da quelli soggetti ad incendi o terremoti.

Cosa mettere nello zaino?

Tipico contenuto di uno zaino di salvataggio:

  • Acqua e cibo sufficienti per durare per 72 ore. Questo include: acqua per bere e cucinare. Si raccomanda dai 2 ai 3 litri a persona.
  • Alimenti non deperibili.
  • fischietto senza pallina per richiamare l attenzione ( la pallina si potrebbe bloccare in caso di ghiaccio)
  • Potabilizzatore per acqua portatile.
  • Approvvigionamenti da cucina.
  • Un kit di pronto soccorso.
  • Strumenti per accendere il fuoco (ad esempio: fiammiferi, cerini, accendino, ecc.)
  • Se si abita in grandi condomini un piano di sfollamento dell’edificio.
  • Letteratura di emergenza professionale che spiega cosa fare in vari tipi di catastrofi, studiate e comprese prima del disastro attuale, ma conservato per eventuali consultazioni.
  • Mappe dettagliate del luogo.
  • Equipaggiamento standard da campeggio.
  • Abbigliamento adatto ad ogni condizione climatica (per esempio: poncho, cappelli, guanti, ecc.)
  • Sacchi a pelo e coperte.
  • Scorte di medicine tenendo conto di un lungo periodo di evacuazione.
  • Libretti sanitari o copie degli stessi.
  • Cure per animali, bambini ed anziani presenti in famiglia.
  • Radio a manovella o a batteria con scorta di pile.
  • Torcia elettrica (munita di batteria o ad azionamento a manovella)
  • Soldi in contanti (le transazioni bancarie elettroniche potrebbero non essere disponibili durante il periodo iniziale a seguito di una situazione di emergenza o evacuazione).
  • Carta d’identità, codice fiscale, patente o copie delle stesse.
  • Coltello pieghevole.
  • Carta igienica.
  • Scotch americano, corda e paracord.
  • Teloni in plastica per la raccolta o il riparo dall’acqua.
  • Fionda.
  • Filo da pesca.

Fonte: Wikipedia