
Intensità e magnitudo dei terremoti: le differenze
I terremoti vengono valutati principalmente attraverso due parametri: la magnitudo e l’intensità. Questi concetti, sebbene correlati, misurano aspetti differenti di un evento sismico.
Magnitudo
La magnitudo rappresenta la quantità di energia rilasciata durante un terremoto. Si misura utilizzando la scala Richter, introdotta nel 1935 dal sismologo Charles Richter. Questa scala è logaritmica: un aumento di un punto nella magnitudo corrisponde a un incremento di 10 volte nell’ampiezza delle oscillazioni del suolo registrate dai sismografi e a circa 31,6 volte l’energia rilasciata. Ad esempio, un terremoto di magnitudo 5 ha un’ampiezza delle oscillazioni dieci volte superiore e libera circa 31,6 volte più energia di uno di magnitudo 4.
La scala Richter non ha un limite superiore definito, anche se i terremoti più forti registrati finora non hanno superato il valore di 9,5.
Intensità
L’intensità valuta gli effetti di un terremoto sulla superficie terrestre, sulle strutture e sulla percezione umana. Si misura tramite la scala Mercalli, sviluppata dal sismologo italiano Giuseppe Mercalli nel 1902. Questa scala è composta da 12 gradi, che vanno dal livello I (scossa non avvertita) al livello XII (distruzione totale). A differenza della scala Richter, la scala Mercalli si basa su osservazioni soggettive dei danni e delle reazioni delle persone, e può variare in base alla distanza dall’epicentro, alla qualità delle costruzioni e ad altri fattori locali.
Differenze tra Magnitudo e Intensità
Sebbene entrambe le scale siano utilizzate per descrivere i terremoti, misurano aspetti differenti:
- Magnitudo: misura l’energia rilasciata all’origine del terremoto, fornendo un valore unico per ciascun evento sismico.
- Intensità: valuta gli effetti e i danni causati dal terremoto in specifiche località, risultando in valori che possono variare da un luogo all’altro per lo stesso terremoto.
Ad esempio, un terremoto di elevata magnitudo in una zona disabitata potrebbe avere una bassa intensità sulla scala Mercalli a causa dell’assenza di danni osservabili, mentre un terremoto di minore magnitudo in un’area densamente popolata con infrastrutture vulnerabili potrebbe registrare un’alta intensità.
In sintesi, la magnitudo fornisce una misura oggettiva dell’energia di un terremoto, mentre l’intensità descrive gli effetti soggettivi e i danni causati dal sisma in specifiche aree.
Tipi di magnitudo
La magnitudo di un terremoto è una misura dell’energia rilasciata durante un evento sismico, ed è determinata da vari parametri, tra cui l’ampiezza delle onde sismiche registrate. Esistono diverse scale di magnitudo, ognuna con caratteristiche e applicazioni specifiche.
Le principali sono:
- Magnitudo Richter (ML): La più conosciuta, sviluppata nel 1935 da Charles F. Richter. Misura l’energia rilasciata da un terremoto sulla base delle oscillazioni delle onde sismiche. È usata per terremoti di dimensioni moderate e relativamente vicini alla stazione di misurazione. La scala è logaritmica, quindi un aumento di 1 nella magnitudo corrisponde a un aumento di circa 32 volte nell’energia rilasciata.
- Magnitudo Moment (Mw): La più precisa per misurare i terremoti di grande entità. Si basa sul “momento sismico”, che considera l’area della faglia che si è mossa, la quantità di movimento lungo la faglia e la rigidità delle rocce coinvolte. È più accurata per terremoti molto potenti e di grandi dimensioni, come quelli che superano magnitudo 7. A differenza della magnitudo Richter, la magnitudo Moment non dipende dalla distanza dalla sorgente sismica e può essere applicata a terremoti di qualsiasi grandezza.
- Magnitudo corpo d’onda (Mb): Si riferisce alla misura delle onde sismiche che viaggiano attraverso il corpo della Terra (onde P e S), ed è utilizzata principalmente per terremoti lontani, che non possono essere misurati in modo efficace con la scala Richter. È più utile per eventi sismici ad alta profondità o quando i terremoti sono molto distanti.
- Magnitudo superficiale (Ms): Misura l’ampiezza delle onde sismiche superficiali (onde Love e Rayleigh), che si propagano lungo la superficie terrestre. È usata per terremoti che si verificano vicino alla superficie, come quelli di magnitudo intermedia o piccola.
Riepilogo delle differenze:
- Magnitudo Richter è adatta a terremoti moderati.
- Magnitudo Moment è più accurata per terremoti potenti.
- Magnitudo corpo d’onda (Mb) è utile per terremoti lontani.
- Magnitudo superficiale (Ms) si concentra sulle onde superficiali.
Tutte queste scale sono logaritmiche, quindi ogni incremento di 1 sulla scala corrisponde a un aumento esponenziale dell’energia. Per esempio, un terremoto di magnitudo 6 è 32 volte più energetico di uno di magnitudo 5.