
Il Punto Nemo, il luogo più isolato del pianeta
Il polo oceanico dell’inaccessibilità (48°52.6′S 123°23.6′W) è il punto dell’oceano più lontano da qualsiasi terra emersa, anche noto come “punto Nemo” in onore del capitano Nemo, protagonista dei romanzi di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari e L’isola misteriosa.
È anche chiamato polo pacifico dell’inaccessibilità perché è situato nella parte meridionale dell’oceano Pacifico a 2.688 km dalle terre più vicine che sono: a nord l’Isola di Ducie (facente parte delle Isole Pitcairn), a nord-est l’isola Motu Nui (piccola isola nei pressi dell’Isola di Pasqua) e a sud l’isola Maher (vicino all’Isola Siple al largo della Terra di Marie Byrd in Antartide).
E’ così sperduto che a volte gli esseri umani più vicini sono i membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale in orbità a 408 Km di distanza.

Il punto Nemo, essendo il più lontano possibile da qualsiasi terra emersa, è solitamente scelto come luogo di rientro per i veicoli spaziali destinati alla distruzione. Durante il viaggio di rientro “distruttivo” nell’atmosfera, i resti incandescenti di satelliti ed altri veicoli che bruciano cadono nell’oceano in prossimità del punto Nemo. Tra questi, anche la Mir, la stazione spaziale russa, in disuso dal 2001.
La Nasa ha dichiarato che quando la Stazione Spaziale Internazionale verrà dismessa, nel 2030, dovrebbe in parte disintegrarsi durante il suo rientro in atmosfera terrestre, mentre i pezzi più pesanti verranno fatti atterrare e si inabisseranno proprio nel Punto Nemo.
Ma Point Nemo è famoso anche per un altro mistero: nel 1997, proprio in queste acque, venne registrato un potente suono subacqueo, ribattezzato “Bloop”. Per anni si ipotizzò l’esistenza di una creatura marina sconosciuta, ma oggi sappiamo che probabilmente era causato dal movimento di enormi iceberg sotto la superficie.