Le raffinerie attive in Italia

Una raffineria di petrolio è uno stabilimento dove si separa il petrolio greggio (che è una miscela di idrocarburi di diverso peso molecolare, soprattutto idrocarburi paraffinici e naftenici) nei suoi componenti (detti “tagli”), e dove questi ultimi vengono trattati in una serie di processi successivi fino all’ottenimento dei prodotti commerciali, che possono essere di svariato tipo, tra cui:

  • miscele di composti organici a basso peso molecolare (quale ad esempio il GPL, una miscela di propano e butano con tracce di etano e pentano);
  • miscele di composti aventi elevato peso molecolare (ad esempio bitume).

Le raffineria oggi attive in Italia sono:


Raffinerie con una produzione inferiore a cinque milioni di tonnellate

  • Raffineria di Busalla (provincia di Genova). Si trova nell’entroterra genovese, nella Valle Scrivia. E’ oggi la raffineria più piccola del paese, con una produzione di circa 2 milioni di tonnellate annue. E’ altresì la più antica, nata nel 1942. Anche la produzione è particolare: specializzata in bitume, gasolio e olio combustibile;
  • Raffineria di Falconara (Ancona): di proprietà dell’Api, è situata poco a nord di Ancona. La raffineria è molto vecchia, le prime strutture risalgono infatti al 1933. La produzione annuale è di circa 4 milioni di tonnellate;
  • Raffineria di Livorno: situata nella località di Stagno, è di proprietà di Anic. Nata nel 1973, ha una produzione annuale di circa 4 milioni e mezzo di tonnellate.

 

Raffinerie con una produzione tra le cinque e le dieci milioni di tonnellate

  • Raffineria di Taranto: è ubicata nelle vicinanze del porto, vicino a molte altre strutture industriali di rilievo (Ilva, cementificio, centrale termoelettrica). Presente dal 1964, ha una capacità di lavorazione di 6 milioni e mezzo di tonnellate all’anno;
  • Raffineria di Trecate (Novara): la sua presenza campeggia nelle campagne del novarese, lungo il fiume Ticino e vicino al confine con la Lombardia. Gestita dalla società SARPOM, ha una capacità autorizzata di 9 milioni di tonnellate, opera dal 1952;
  • Raffineria di Sannazzaro de Burgondi (Pavia): ubicata nella Lomellina, presso il fiume Po, è la più grande del Nord Italia, con una capacità di 10 milioni di tonnellate e una superficie di 320 ettari. Risale al 1963 e nel dicembre del 2016 è stata interessata da un grave incendio, fortunatamente subito rientrato.
  • Raffineria di Augusta (Siracusa): è una delle due raffinerie del cosiddetto “polo petrolchimico siracusano”, e ed è una delle tre raffinerie italiane con una capacità di 10 milioni di tonnellate annue. E’ stata acquistata a fine 2018 dalla società petrolifera nazionale algerina Sonatrach.
  • Raffineria di Milazzo (Messina): costruita negli anni 60′ a ovest di Messina, è di proprietà congiunta al 50% di Eni e Kuwait Petroleum, anch’essa ha una produzione di 10 milioni di tonnellate.

 

Raffinerie con una capacità maggiore superiore alle dieci milioni di tonnellate

I due impianti più grandi d’Italia sono entrambi situati nelle Isole Maggiori, uno in Sicilia e l’altro in Sardegna, essi sono:

  • Raffineria di Sarroch (Cagliari): situata a ovest di Cagliari, lungo la costa sud-occidentale della Sardegna, è di proprietà della società Saras (famiglia Moratti). La produzione è di ben 15 milioni di tonnellate all’anno
  • Raffineria di Melilli-Priolo Gargallo (Siracusa): è l’impianto più grande d’Italia, di proprietà della società russa Lukoil. Ha una produzione enorme di 16 milioni di tonnellate annue. Insieme alla raffineria di Augusta, poco lontana, raggiunge una produzione di ben 26 milioni di tonnellate. Il Polo Petrolchimico Siracusano è quindi il maggior polo italiano dell’industria petrolifera.

 

Fonte immagine: ilsole24ore